Scopo e opportunità

Era il 19 ottobre 1986, quando don Antonio Rossi ricevette il mandato di parroco nella chiesa S. Pietro Apostolo di Tortora, dal vescovo Mons. Augusto Lauro. Da subito si adoperò a vivere in pienezza tale incarico: visita le famiglie, ascoltandone le esigenze e i problemi, facendo sentire così la sua presenza e vicinanza in ogni situazione, triste o gioiosa. Ancora oggi ogni famiglia e ogni persona ne conserva un ricordo particolare.

Il suo obiettivo consisteva nell’ annunciare e far conoscere Gesù Cristo attraverso la Sacra Scrittura, invitando calorosamente tutti all’ascolto, “ascoltare, ascoltare, ascoltare”.

Come è nata l’idea di registrare?

Frequentando e ascoltando, ad ogni celebrazione e ad ogni omelia, nasceva in me il desiderio che anche altri potessero godere e fruire di questi commenti e soprattutto pensavo ad una mia amica (non tortorese), che aveva più volte manifestato il desiderio di poterne beneficiare anche lei.

Ma, non nascondo tuttavia di aver avuto timore nel chiedere al Don di poter registrare, perché sapevo che non sarebbe stato d’accordo. Intanto il desiderio in me cresceva sempre più e così un giorno mi feci coraggio e gli chiesi il permesso di poter registrare le sue omelie. Come previsto, mi rispose: «Perché?». E io: «Vorrei che la mia amica, che tu conosci, avesse anche lei la possibilità di usufruire di questi commenti alla Sacra Scrittura». E lui: «Beh! – se è per un motivo di carità …!».

Ottenuto il permesso, con entusiasmo cominciai a registrare e a trascrivere.

I primi anni riuscivo a registrare quasi quotidianamente; successivamente mi sono limitata alle domeniche e alle ricorrenze particolari. La raccolta è molto consistente, ma il più è rimasto nel cuore di quanti l’hanno potuto ascoltare direttamente. Non saremo mai abbastanza grati al Signore per questo dono, e a don Antonio perché non si è risparmiato, anche quando la sua voce declinava sempre più e la sua salute era sempre più malferma.

Spero tanto che questa raccolta per molti possa ancora essere di stimolo per conoscere il Signore Gesù e avvicinarsi alla Sacra Scrittura, e perché tutti possiamo salvarci attraverso “la fedeltà piena al Signore, adorando Lui solo” (dall’ultima omelia di d. Antonio).

Diva Cristina Iannini

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