Perchè questo sito

Carissimo lettore,

mi sono preso la piacevole briga di assemblare questi nove volumi per dare la possibilità a chi lo desiderasse di leggere alcune omelie del caro don Antonio Rossi.

Innanzitutto rimarco che i volumi non sono in vendita, sono a disposizione gratuita in forma digitale, è vietata la riproduzione e divulgazione impropria, nonché la commercializzazione. Non so ancora se faremo in seguito anche una stampa cartacea, per il momento ci limitiamo a quella digitale, pubblicandola su un proprio Dominio, Sito consultabile su Pc, Tablet e Telefono cellulare.

Le omelie trascritte sono in totale 1302, di cui 1300 di don Antonio, una di un sacerdote ospite di don Antonio (vol.6, pag. 307) e una del Vescovo diocesano del 2004. Racchiudono un arco di tempo di nove anni liturgici, un anno ogni volume, dal 1995 al 2004.

La prima omelia trascritta (1° vol.) di don Antonio è del 3 dicembre 1995, l’ultima del 29 febbraio 2004 (vol. 9, pag. 51).

L’ultimo volume, il nono, si conclude con la messa esequiale a suffragio di don Antonio celebrata il 4 marzo 2004 dal Vescovo di allora della diocesi di San Marco Argentano-Scalea (Cs) S.E. Mons. Domenico Crusco. Dalle Sue parole di commiato si intuisce quanto gli volesse bene!

Ogni volume ha la copertina e l’ultima di copertina uguali, si differenziano fra loro per il numero del volume, l’anno di riferimento e per il diverso colore di fondo della copertina per ognuno di essi; i primi quattro volumi hanno i colori liturgici, rispettivamente, rosso, viola, bianco e verde; dal quinto all’ottavo gli stessi colori di prima che si ripetono, ma con tonalità diversa. Il nono volume è giallo.

Questa raccolta ha richiesto economicamente una spesa vicina allo zero per la sua composizione, mentre per la creazione della Piattaforma e gestione del Sito tutte le spese me le accollo interamente io, perché chiunque possa usufruire di questo tesoro spirituale in forma completamente gratuita. Ciò, comunque, ha comportato un enorme lavoro per alcune persone; è stato possibile portarla a termine lavorando a più mani, iniziando durante il ”lockdown” del marzo 2020 e concludendo  il 21 novembre dello stesso anno con la revisione finale.

La consultazione digitale è stata aperta alle ore 00,00 del 1° marzo 2021, anniversario dell’ultimo giorno di vita del compianto don Antonio, a questo indirizzo: omeliedidonantoniorossi.com

Prima di pubblicare le omelie abbiamo contattato Maria Teresa, la nipote di don Antonio, per sapere se fosse d’accordo, la quale ci ha dato il consenso dicendosi felicissima dell’iniziativa. Grazie, Maria Teresa, noi gioiamo insieme a te!

Il primo e più caloroso ringraziamento lo faccio a Diva Cristina Iannini che ha avuto oltre l’idea, la costanza di registrare molte delle omelie di don Antonio, appunto 1300. Il lavoro più lungo e impegnativo è stato quello di sbobinare e trascrivere fedelmente, con certosina pazienza, esattamente le parole pronunciate da don Antonio, curando ogni dettaglio, attenta nella trascrizione per far percepire al lettore anche l’intonazione della voce. Non è finita! Dopo aver trascritto tutte le omelie a macchina, con la cara, ma obsoleta Olivetti, Diva Cristina ha fatto di più! Ha ritrascritto il tutto in formato DOC col PC (faccio notare che sono circa otto milioni di battute!). Non è finita ancora… ma andiamo alla grafica…

Un grande ringraziamento lo devo, insieme a te, caro lettore, a un mio amico che, con altrettanto impegno, scrupolosità e indubbia competenza ha trasformato tutta la documentazione in formato DOCX, controllando tutte le omelie affinché risultassero intatte come le originali e rendendo tutto il documento compatibile e versatile alle successive lavorazioni. Ha curato la grafica e l’impaginazione che abbiamo concordato insieme.

Alla fine di ogni volume ho inserito alcune foto della parrocchia che sono state gentilmente fornite da Gino Pucci, alcune delle quali il grande maestro fotografo le ha scattate per l’occasione. Carissimo Gino, grazie mille da tutti noi! La prevalenza di foto della chiesa del Convento è dovuta al fatto che don Antonio, il 1° marzo 2004, la sera prima di essere chiamato al giudizio di Dio, in tale chiesa ha guidato una lunga Celebrazione Penitenziale confessando fino a tarda sera. La foto della concelebrazione nella chiesa di S. Stefano della Marina di Tortora è la “Prima Messa” dopo la Prima Messa della Sua Ordinazione Sacerdotale.

Il mio e nostro affettuoso ringraziamento va a padre Francesco Maceri, gesuita, che non ci ha fatto mancare il Suo prezioso contributo, che leggeremo qui di seguito, ricordando a tutti l’importanza per don Antonio della meditazione della Parola di Dio.

La presenza di don Antonio nel territorio ha favorito e sostenuto molte vocazioni, femminili e maschili. Padre Francesco ci ha fatto dono della testimonianza sulla propria vocazione sacerdotale maturata dagli incontri “col gruppo” a cui don Antonio era particolarmente affezionato.

Non da ultimo ringraziamo coralmente Angelo De Francesco, uno dei primi compagni di “viaggio” e discepolo di don Antonio, il quale rammenta qui di seguito, a chi non ha avuto la grazia di “camminare” col maestro, le varie tappe della vita da laico della nostra guida, amico e, per alcuni, Padre spirituale Antonio, poi da sacerdote don Antonio.

Don Antonio era di origine veneta e il suo accento, anche se non marcato, lo rivelava. Nei quarant’anni che ha vissuto tra Tortora, Aieta e Praia a Mare, oltre la breve permanenza a Villacidro, in Sardegna, si era integrato nel territorio calabrese assimilando molte espressioni idiomatiche del territorio. Perciò, per rendere meglio i suoi concetti, per farsi capire da tutti, nelle omelie usava a volte “detti” locali, non sempre comprensibili dai forestieri. Pertanto, caro lettore “forestiero”, non avertene a male, perdonaci, ma non ce la siamo sentita di modificare, traducendo, alcuna parola delle omelie trascritte.

Infine vi chiediamo comprensione se doveste trovare qualche refuso, nonostante la minuziosa rilettura, più volte, delle tremilacinquecento pagine. Io che ho voluto tenacemente quest’opera, che l’ho ideata, costruita, coordinata da Imola e da Praia e infine, con grande soddisfazione, realizzata, non mi ringrazio, ma sono contento che ora esiste! Con questo mio scritto, qui, subito all’inizio, non vi ho voluto tediare, anche con alcuni dettagli, ho solo cercato di farvi compartecipi delle varie tappe della stesura di questi volumi.

Auguro a tutti buona e salutare lettura.        

Eugenio Manzi

6 pensieri su “Perchè questo sito”

  1. Grazie per questa bellissima e preziosa iniziativa, ricordo don Antonio con immenso affetto, l ho conosciuto quando ancora non era sacerdote, ma già si impegnava per i giovani della marina, allora negli anni 70 quando non c’era neanche la cappella della Pineta, teneva un gruppo molto partecipato che ha portato alla nascita di belle vocazioni. Grazie ancora a tutti ❤️

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  2. Grazie!!! Da tempo volevamo farlo!
    Finalmente abbiamo reso omaggio al nostro caro don Antonio che tanto ha fatto per noi, che aveva un dono speciale della comprensione della Parola di Dio e un modo speciale e tutto suo e attento di trasmetterla ai fedeli.
    Non basterà mai un solo grazie per tutto ciò che abbiamo ricevuto da lui… ci ha donato davvero la vita! Per sempre nel cuore e nei pensieri, ogni giorno…era un Padre.
    ❤️❤️❤️

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      1. Sì, Maria Francesca, non riusciremo mai ad omaggiarlo a sufficienza. Ma don Antonio continua a guidarci e sostenerci da Lassù, penso che sia contento che leggeremo le sue omelie per vivere nella nostra quotidianità i suoi insegnamenti. Buona e salutare lettura! Eugenio.

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